giovedì 2 dicembre 2010

Peggio del Conte di Monte-Cristo(foro)


Adesso state esagerando. Passino i transgender, le donne che diventano uomini, gli uomini che diventano donne per entrare al Grande Fratello, i ricchi che diventano barbun e i poveri che…no i poveri sempre poveri restano. Fate il porco comodo che volete ma non distruggeteci gli eroi positivi che con la loro leggenda hanno donato un filo di ottimismo alle nostre vite da larva.
Parlo di Cristoforo Colombo. Un mito per tutti noi italiani medi. Un tipo abbastanza sfigato, che nasce a Genova, figlio di un artigiano e che un bel giorno parte per un viaggio alla ricerca di “qualcosa”. Attenzione a non ironizzare su quel “qualcosa” poiché il navigatore non era diretto né in Giamaica né a Cuba.
Fra l’altro allora, nel 1492, in Italia non era ancora esplosa la mania dei neomelodici con Gigi D’Alessio a capo, quindi non c’erano poi tutti questi validi motivi per andarsene. Eppure Cristoforo partì, pensò di aver raggiunto le Indie sperando di trovare un cocktail di benvenuto offerto da Sai Baba ma dovette poi ammettere, con sottile delusione, d’aver scoperto l’America.
Per noi insomma è l’uomo perfetto, il modello ideale a cui tendere, una sorta di Luca Giurato della navigazione, il Di Pietro delle tre caravelle, quello che tra il dire e fare tante cazzate prima o poi ci piglia.
Ecco, adesso il Daily Telegraph ci dice che lo storico Manuel Rosa, ordinario alla “Duke University” negli Stati Uniti, ha pubblicato una biografia del navigatore in cui si racconta che Colombo sarebbe polacco e figlio del re Ladislao III, morto nel 1444 durante la battaglia di Varna. Secondo lo storico, che a mio avviso dovrebbe essere un fan di Centovetrine, Ladislao si finse morto, ma in realtà fuggì a Madeira in Portogallo dove sedusse una nobildonna portoghese che appunto gli diede un figlio, Colombo, che per proteggere il padre avrebbe sempre evitato di sbandierare la propria identità.
Secondo Miguel Rosa la tradizione dell’italianità del navigatore quindi sarebbe completamente farlocca. E così dopo aver concesso la Gioconda alla Francia e la Canalis a Clooney dobbiamo anche svendere la nazionalità di Colombo alla Polonia. E va bene polacchi, pigliatevi pure il navigatore fesso, ma ridateci almeno indietro la Dama con l’Ermellino.

1 commento:

  1. Fantastico, soprattutto "la canalis a clooney".
    è simbolico, non scherzo mica.

    ma vogliamo dire o non dire che non so bene, il 90% delle opere d'arte nel mondo, nei musei esteri, insomma roba nostra, è tutta italiana? o lo vogliamo omettere per amor di convivenza?
    ridateci tutto, ma non il mio breil (battuta penosa).
    un pò di orgoglio ci vuole.
    non dico troppo, vabbeh anche troppo purchè non diventi nazionalismo, patriottismo, destra esagerata, tradizionalismo polveroso e ammuffito.

    per il resto, ho detto, ridateci tutto!
    voglio vedere poi chi vi va ai vostri musei, oh esteri!
    di più, nin zo'.

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