lunedì 16 novembre 2009

Sodacaustica_Paolo Brosio: e mo abbiamo finalmente capito perché La Tribù è saltata!!!


Che poi dico, passi la volontà divina che ha impedito alla Perego di fare l'ennesimo reality trash (la Madonna a volte, ci vuole bene, ammettiamolo), ma la scena di lui che recita l'Ave Maria nel bel mezzo di un'orgia fa riflettere.
A Marrazzo, per evità i Carabinieri, quando stavi co Natalì dovevi dì un Padre Nostro...


«Stavo sull'abisso e Dio mi ha tirato fuori. Mio padre era morto dopo 50 giorni d'agonia, mi avevano bruciato il locale, mia moglie era incinta di un altro, uno che conoscevo, che vedevo tutti i giorni sulla spiaggia. Sulla mia spiaggia, capisci?».
Capisco, lei era depresso. Ma che cosa c'entra Dio in tutto questo?
«Dio c'entra sempre. E poi io non ero depresso, ero disperato. E la disperazione porta ad atti scellerati: potevo prendere un bastone e spaccare la testa a quello là, e invece ho preferito fare male a me stesso».
Ha pensato al suicidio?
«E quando mai? Amo troppo la vita. Mi sono fatto male con il divertimento: l'unica donna che ho amato mi umilia? E io mi vendico con decine di ragazze, senza neppure chiedere come si chiamano. E con loro è arrivato il resto: l'alcol, lo stordimento, la droga. La coca è terribile: ti fa sembrare possibili cose che non potresti neanche immaginare».
Le rifaccio la domanda: che cosa c'entra Dio?
«Ti dico che Dio c'entra sempre. Ascolta: una notte a Torino mi è come esploso il petto, sentivo il cuore che pompava da matto. Solo che non era il cuore, era la coscienza: una voce, dentro, diceva "prega, di' l'Ave Maria". Ero sconvolto, anche perché tutto succedeva in un momento di divertimento esasperato».
Era in mezzo a un'orgia?
«Beh, diciamo di sì».
E lei in mezzo a un'orgia si è messo a recitare l'Ave Maria?
«Già, pensa tu la faccia degli altri. Sono scappato urlando che la festa era finita. Il giorno dopo ho chiesto in albergo qual era il santuario più famoso di Torino. Mi hanno mandato alla Consolata, dove ho incontrato Don Ferruccio: uno degli strumenti che Dio ha regalato alla mia salvezza. Mi sono confessato e gli ho raccontato la mia vita. Tutta».
E lui?
«Uno choc. Si agitava nel confessionale: vedevo la tendina tremare. "No, basta. Non puoi aver fatto questo". Gli ho parlato della droga, delle donne. Gli ho rivelato di quando al liceo avevo portato la mia ragazza ad abortire. Non lo sapeva nessuno, neanche mia mamma. Alla Consolata ho capito che la preghiera è il Toradol dell'anima, fa sparire il dolore. E lì ho riscoperto la Madonna: era il 3 gennaio del 2009. Il 2 febbraio sono andato per la prima volta a Medjugorje».
Brosio davanti al palazzo di giustizia durante tangentopoli
Qualche mese dopo ci è tornato con un aereo pieno di gente famosa. Ora ha scritto un libro. Perché le conversioni dei vip non sono mai un fatto intimo, riservato?
«Io sono un ex peccatore, le mie preghiere valgono poco. Ma sono anche un uomo di comunicazione, sono simpatico, posso convincere la gente a dare il suo aiuto. Sono un megafono, utile perché per fare la carità servono i soldi: un giorno, in Bosnia, sono andato da Gesù in croce e gli ho fatto una promessa: tua madre mi ha salvato, e voglio ringraziarla. Tornerò con 70 mila euro per suor Kornelya e per quelle sante religiose che lavorano qui. Poi mi sono spaventato e gli ho detto: possiamo fare 40 mila?».
Ha chiesto uno sconto al crocifisso?
«Beh, tolte le tasse era una cifra enorme, però sono riuscito a raccoglierla fino all'ultimo euro, grazie alla Madonna che ha fatto di tutto perché potessi mantenere la promessa. Pensa al mio lavoro: dovevo andare in India, per la Tribù di Mediaset, e invece il programma è stato cancellato a contratto già firmato. Ora sono come Mancini per l'Inter: mi pagano per non lavorare. Così posso tornare a Medjugorje, andare in giro a far promozione al libro. Il lavoro è sempre strumento della volontà di Dio, ma vuoi mettere il libro con un reality?».
Ma non si sente presuntuoso nel considerare ogni cosa che le succede come un segno della volontà divina?
«Dio ha un progetto per ognuno di noi. Ha voluto che cadessi quando ero al top del successo, e poi ha voluto salvarmi. Era tutto scritto: e adesso ogni giorno c'è qualcuno che bussa alla mia porta. Lo sai perché?».
Perché lei è un personaggio della tv...
«No. Perché pensano che se ce l'ho fatta io a fuggire dal Male, allora possono farcela anche loro».
Lo sa, vero, che molti pensano che Paolo Brosio sia impazzito?
«Certo che lo so. È normale che quando uno come me si espone ci sia qualcuno che lo insulta, ma forse ero pazzo prima, e ora sono guarito. Scusa, guarda i fatti: l'8 dicembre porto duecento persone a Medjugorje. E porto altri 30 mila euro per suor Kornelya e il suo progetto: una casa per gli orfani e i vecchi abbandonati, dove gli anziani leggono le favole e fanno i compiti insieme ai bambini. Un posto magico dove gli orfani diventano nipotini e i vecchi soli diventano nonni: una cosa bellissima. Matto io? Preferisco considerarmi uno strumento nelle mani della Madonna. E la Madonna, credimi, non è scema».

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