Partiamo dalla stretta attualità. Dopo la pubblicazione della prima parte del post Lina Sotis si è molto risentita e per smentire la sua fama da snob sarebbe stata avvistata in diverse fraschette di Ariccia intenta a scofanarsi di porchetta e a competere con Er Patata in un’avvincente gara di rutti.
Detto ciò andiamo indietro nel tempo e torniamo agli ultimi 5 consigli del galateo del regalo, utile ai nostri lettori quanto un corso d’inflessione romanesca per Sabrina Ferilli.
Regola n.6 I regali non sono sempre una gioia. A volte possono essere anche un imbarazzo. Un regalo troppo grande può avere il sapore della corruzione. La persona che lo riceve diventerà un grande personaggio se lo rimanda al mittente.
La cronaca di questi giorni, cara Lina, non ti dà ragione purtroppo. Se accetti grossi regali e la smolli qua e là (la fiducia) neanche fossi Paris Hilton, un personaggio lo diventi. E pure molto popolare come dimostra l’equilibratissimo Scilipoti.
Regola n.7 Riciclo, ovvero donare una cosa che si è ricevuta. È il dono più difficile da fare perché non deve avere un'aria riciclata, ma pensata. Impossibile regalare un cappello di lana con pon pon alla vecchia zia a cui saranno adattissimi invece i guanti neri che avete ricevuto. Perfetto però il pon pon per la nipote sedicenne.
Gentile Signora, tralasciando il fatto che un dono, un oggetto inanimato, difficilmente assume “un’aria pensata” e che al massimo può raggiungere i livelli di espressività dell’Arcuri, io mi chiedo: ma come diamine le è venuta in mente ‘sta storia del pon pon. Se lo metta lei un copricapo con le palle, magari alla prima della Scala.
Regola n.8 Il massimo dell'eleganza è dichiarare il riciclo. Pochi ne hanno il coraggio, ma se il regalo è bello piace lo stesso.
Ecco, il problema qui è che il regalo non deve essere bello per noi ma per la persona che lo riceve. Se vostra suocera dopo aver scartato la pirofila con l’effige di Benedetta Parodi stampata sul fondo vi ringrazia con il sorriso simile a quello di Monica Setta io eviterei di fare le coraggiose. In casi del genere dichiarare con eroica fierezza che il tegame ve l’hanno regalato acquistando tre confezioni di Quattro salti in padella non è una scelta arguta. Anche perché dopo la confessione vostra suocera avrà voglia di tirarvela dietro la pirofila, magari dopo averla scaldata in forno a 300 gradi.
Regola n.9 Ricordatevi che se il biglietto è bellissimo e vergato a mano il regalo può essere un'inezia.
Concordo. Quale donna non vorrebbe un taccuino dell’Ikea sotto l’albero con su scritto a matita (Ikea ovviamente) “Amore mio, buon natale e felice hanno nuovo…non cerano i soldi quinti la scarpiera #!!ç°§# cela combreremo l’hanno prossimo”. So momenti toccanti…altro che De Beers e un diamante è per sempre.
Regola n.10 Come già sapete la festa è faticosa, non resta che augurarvi: buon Natale. Contraccambiamo Sora Sotis.
E’ vero, la festa è faticosa, ma sorbirsi 'sto galateo del regalo non è che sia proprio 'na passeggiata….Merry Christmas!
Detto ciò andiamo indietro nel tempo e torniamo agli ultimi 5 consigli del galateo del regalo, utile ai nostri lettori quanto un corso d’inflessione romanesca per Sabrina Ferilli.
Regola n.6 I regali non sono sempre una gioia. A volte possono essere anche un imbarazzo. Un regalo troppo grande può avere il sapore della corruzione. La persona che lo riceve diventerà un grande personaggio se lo rimanda al mittente.
La cronaca di questi giorni, cara Lina, non ti dà ragione purtroppo. Se accetti grossi regali e la smolli qua e là (la fiducia) neanche fossi Paris Hilton, un personaggio lo diventi. E pure molto popolare come dimostra l’equilibratissimo Scilipoti.
Regola n.7 Riciclo, ovvero donare una cosa che si è ricevuta. È il dono più difficile da fare perché non deve avere un'aria riciclata, ma pensata. Impossibile regalare un cappello di lana con pon pon alla vecchia zia a cui saranno adattissimi invece i guanti neri che avete ricevuto. Perfetto però il pon pon per la nipote sedicenne.
Gentile Signora, tralasciando il fatto che un dono, un oggetto inanimato, difficilmente assume “un’aria pensata” e che al massimo può raggiungere i livelli di espressività dell’Arcuri, io mi chiedo: ma come diamine le è venuta in mente ‘sta storia del pon pon. Se lo metta lei un copricapo con le palle, magari alla prima della Scala.
Regola n.8 Il massimo dell'eleganza è dichiarare il riciclo. Pochi ne hanno il coraggio, ma se il regalo è bello piace lo stesso.
Ecco, il problema qui è che il regalo non deve essere bello per noi ma per la persona che lo riceve. Se vostra suocera dopo aver scartato la pirofila con l’effige di Benedetta Parodi stampata sul fondo vi ringrazia con il sorriso simile a quello di Monica Setta io eviterei di fare le coraggiose. In casi del genere dichiarare con eroica fierezza che il tegame ve l’hanno regalato acquistando tre confezioni di Quattro salti in padella non è una scelta arguta. Anche perché dopo la confessione vostra suocera avrà voglia di tirarvela dietro la pirofila, magari dopo averla scaldata in forno a 300 gradi.
Regola n.9 Ricordatevi che se il biglietto è bellissimo e vergato a mano il regalo può essere un'inezia.
Concordo. Quale donna non vorrebbe un taccuino dell’Ikea sotto l’albero con su scritto a matita (Ikea ovviamente) “Amore mio, buon natale e felice hanno nuovo…non cerano i soldi quinti la scarpiera #!!ç°§# cela combreremo l’hanno prossimo”. So momenti toccanti…altro che De Beers e un diamante è per sempre.
Regola n.10 Come già sapete la festa è faticosa, non resta che augurarvi: buon Natale. Contraccambiamo Sora Sotis.
E’ vero, la festa è faticosa, ma sorbirsi 'sto galateo del regalo non è che sia proprio 'na passeggiata….Merry Christmas!